A Gagliano, ultimo lembo di terra del tacco d’Italia, sorgo io che sono un terreno agricolo di 745 mq circa che ospita nel proprio sentiero d’entrata un’antica liama di 18 mq circa che risale al lontano 1915.
Sono molto legato alle tradizioni di questa terra e con le mie caratteristiche contribuisco a rendere ancora più ricca di scorci suggestivi la mia zona. Oltre ad ospitare un’antica liama con camino che si trova sul sentiero d’entrata che passando per un altro terreno conduce al mio, ospito diversi alberi d’ulivo ed un deposito con cisterna.
Sorgo in un’area ricca di bellezze naturali e di architetture rurali come antiche masserie, terreni recintati da tipici muretti a secco, liame e pajare.
Tutte queste bellezze sono affiancate poi da scenari di tutt’altro tipo che si trovano poco distanti nel centro del mio paese caratterizzato da piccoli vicoli che si snodano per il borgo e che custodiscono edifici come il Castello Medievale che si trova nella frazione di Giuliano e le sue mura fortificate, Palazzo Daniele che è stato costruito durante l’unità d’Italia e una rete di frantoi ipogei che si snodano sotto il paese che contribuiscono a conservare il ricordo delle antiche tradizioni.
Dal borgo di Gagliano del Capo la vista spazia sulla vastità del mar Adriatico e sui suoi coloro vivi e intensi, nelle giornate di bel tempo la vista può addirittura scorgere le coste della Grecia e dell’Albania.
In questo contesto, tra terra e mare, sorgo io che sono il terreno agricolo con liama “Cucuruzzi”.